Man mano che l’evoluzione dell’adozione degli strumenti digitali diventa sempre più predominante nelle aziende, molti temi da sempre legati al mondo B2C diventano attuali anche nel B2B. La costruzione di un brand distintivo è una di queste.

L’avvicinarsi delle dinamiche B2C è testimoniato dalla ripartizione per obiettivi del budget destinato alle attività di advertising digitale, che sono sempre più finalizzate ad attività di brand awareness e meno alla raccolta di contatti commerciali.

​​Negli anni c’è stato un incremento di finanziamenti di aziende che hanno deciso di investire più del 5% del proprio fatturato in attività di marketing digitale: passando dal 5% del 2020 all’21% del 2022.

Il percorso verso un vero cambiamento culturale nell’approccio al marketing digitale è appena iniziato e i segnali raccolti sono buoni, tuttavia la visione manageriale di investire budget rilevanti ad oggi non è ancora un ragionamento consolidato.

​​Per quanto riguarda la tipologia di attività nei canali digitali, la creazione di contenuti organici per sito web e canali social è una prassi per gli uffici marketing intervistati, così come le attività di email marketing.

Questa presa di fiducia può essere l’inizio di un cambio di passo rispetto al modo tradizionale di intendere il marketing B2B, che sta scoprendo che molte dinamiche del B2C possono essere utilizzate in modo funzionale anche in altri contesti.