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Osservatorio marketing B2B

Osservatorio marketing B2B

Il tessuto economico italiano è ancora molto ancorato alla sua storica tradizione imprenditoriale: le piccole e medie imprese rappresentano una fetta importante delle imprese attive in Italia, con un fatturato complessivo di 1.054 miliardi.

Il progetto nasce dall’esigenza di fotografare lo stato di avanzamento della trasformazione digitale delle imprese Italiane che operano nel settore B2B.

I dati dell’osservatorio hanno analizzato i comportamenti, le tendenze e l’organizzazione di imprese B2B verso i temi del marketing con focus sul digitale.


COSA CONTIENE L’OSSERVATORIO MARKETING B2B

Ecco alcuni dati in anteprima che troverai all’interno del report.

Marketing: In or Our sourcing?

Affidare le proprie attività di comunicazione e marketing ad un’azienda esterna è ciò che probabilmente ci aspetteremo in molti per il mercato B2B. I dati raccolti ci dipingono tutto un altro panorama: la maggior parte delle aziende indagate gestisce le attività attraverso un team interno, e il dato non sembra subire grandi variazioni in relazione al giro d’affari. Infatti, il 60% delle aziende internalizza le attività di marketing e il dato cresce al 70% quando il fatturato supera i 15 milioni.

DIGITALE E LOYALTY

Il digitale viene visto più come strumento per posizionare commercialmente le proprie attività che un canale attraverso il quale costruire l’immagine dell’azienda.

Prendersi cura dei propri clienti anche dopo l’acquisto è un compito importante che permette di valorizzare il brand e consolidare le relazioni. Strumenti come l’email marketing sono tanto fondamentali quanto ignorati dalla maggior parte delle aziende che fanno spesso affidamento al sito e ai social media per questo tipo di attività. Infatti, solo il 39% interpreta sito, social e altri strumenti digitali come leve per la loyalty e la retention dei clienti.

E-COMMERCE

L’e-Commerce sembra essere ancora una modalità di vendita poco esplorata dalle aziende presenti nel campione intervistato: il 76% di esse dice di non disporre di un canale di vendita online. Per chi invece ha preso una strada differente, è ampio il ricorso a marketplace e piattaforme di terze parti (15%), mentre solo il (9%) ha sviluppato un proprio sito. È un dato destinato a cambiare con i nuovi comportamento di acquisto dei clienti?